20:44:40 CASERTA. Reggia, un comitato per chiedere l’apertura del passo d’Ercole, l’intervista al presidente Mendozza.

Salve presidente Mendozza e grazie per la disponibilità. Saltiamo i convenevoli e passiamo subito alle domande.

Come è nato il Comitato?

«Il Comitato “Il Passo d’Ercole” nasce da una forte passione per la natura e la cultura, un binomio che si realizza pienamente nel parco della Reggia Vanvitelliana».

Da chi è formato il Comitato? Dove vi riunite e come fare per partecipare?

«Il Comitato è formato dai cittadini che hanno partecipato all’Assemblea Costituente, che assieme al Consiglio Direttivo ne forma la parte istituzionale. 

Il Consiglio Direttivo, a sua volta è composto da un Presidente e da un Segretario, ma sono i cittadini che aderiscono all’iniziativa che e rappresentano la vera forza di questa realtà autenticamente popolare. Attualmente si è voluto privilegiare la presenza digitale, utilizzando i social, nello specifico Facebook con il gruppo “Il Passo d’Ercole”, Whatsapp e Instagram, che consentono una comunicazione più agile e diffusa. I cittadini ci chiedono anche una sede fisica, per cui stiamo pensando alla creazione di sezioni diffuse sul territorio. La prima sarà a Casagiove a cui seguirà Ercole e poi vedremo. Quindi la cosa più facile è iscriversi al gruppo Facebook e seguirci sui social».

Quali sono le istanze che portate avanti?

«Pensiamo che i cittadini hanno il diritto a vivere una vita migliore, a contatto con la natura, la bellezza e la cultura. L’apertura del Passo d’Ercole permette questo cambiamento, affermando l’identità stessa di un intero popolo. Del resto cosa sarebbe Caserta e la sua provincia senza la Reggia. Nello stesso tempo abbiamo il dovere di tramandare questo amore per il territorio alle nuove e nuovissime generazioni. I giovani devono sentirsi orgogliosi di essere nati in una terra piena di bellezza e di cultura e questo lo possiamo fare solo vivendo i Giardini Reali, non solo visitandoli».

In passato era aperto, come mai è stato chiuso?

«Sinceramente non conosciamo le vere ragioni della chiusura al pubblico del Passo. Questo, attualmente è utilizzato dal personale della Reggia e anche dalla Polizia di Stato, reparto a cavallo. Verosimilmente potremmo trovarci di fronte a problematiche di carattere sindacale o gestionale. Questi sono temi legati alla struttura manageriale del Sito Unesco mentre noi avanziamo dei diritti umani, perché è proprio così che l’organo internazionale definisce i beni culturali».

State avendo una serie di incontri con i Sindaci dei Comuni vicini, come sono andati?

«Ci sentiamo confortati e incoraggiati dall’esito più che positivo degli incontri che abbiamo avuto con i Sindaci di Casagiove, Casapulla, San Prisco e Santa Maria Capua Vetere. Contiamo a breve di vederci formalmente anche con il Sindaco di Caserta, anche se ci siamo già incontrati per uno scambio di battute completamente favorevoli all’apertura del Passo d’Ercole. I Primi cittadini che abbiamo finora incontrato si sono dichiarati disponibili a patrocinare ufficialmente le iniziative che il Comitato intende portare avanti affinché si arrivi all’apertura del Passo».

Con la dirigenza della Reggia invece a che punto è l’interlocuzione?

«Abbiamo chiesto un incontro con la Direttrice, d.ssa Tiziana Maffei. Il suo staff ci ha assicurato che comunicherà a breve una data possibile in cui potrà riceverci. Aspettiamo fiduciosi».

E con il Comune di Caserta?

«Come dicevo prima ho avuto personalmente la possibilità di condividere con l’avvocato Marino, primo cittadino, la prospettiva dell’apertura del Passo d’Ercole. Si è trattato di incontri casuali ed informali e su un piano del tutto amichevoli, anche se il Sindaco ha manifestato la volontà di farsi carico dell’iniziativa e di parlarne con la direttrice Maffei».

Il 10 Marzo scorso avete organizzato un sit in davanti la Chiesa di San Vito ad Ercole. Come ha risposto la Gente?

«Magnificamente. Se si pensa che siamo appena nati, e senza la possibilità di mettere in piedi una campagna di comunicazione degna di questo nome, l’affluenza è andata ben oltre le aspettative. I moduli di adesione al Comitato non sono bastati e siamo stati costretti a rimandare la gente ai siti social per poter scaricare i modelli da inviare agli indirizzi istituzionali del Comitato (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)».

Quali sono i prossimi passi che avete in programma?

«Il 6 Aprile, presso la Chiesa di San Francesco da Paola, ci sarà una manifestazione con la partecipazione di artisti e associazioni culturali del territorio, ma prima ripeteremo il sit in ad Ercole, arricchendolo con la partecipazione di storici e studiosi del territorio. Non abbiamo fissato ancora la data ma sarà a breve. Seguitici sui social».

Cosa direbbe alla Direttrice Maffei in caso di confronto?

«Le consiglierei di farsi una passeggiata nelle frazioni di Ercole, Briano, Sala e San Leucio, o per le strade di Casagiove, Casapulla, San Prisco, fino ad arrivare a Santa Maria Capua Vetere. Tutti le chiederebbero di aprire il Passo d’Ercole. E per Lei sarebbe un occasione di regalare un atto d’amore nei confronti dei cittadini di questo territorio».

Nicola Migliore